Bioedilizia: il biomattone di canapa e calce che cattura la CO2

25 Febbraio 2013

Dopo il cemento ecologico, a base di geopolimeri, arriva anche il Biomattone, che si caratterizza per la sua particolare e innovativa capacità di catturare le emissioni di CO2 dall’atmosfera.
Il rivoluzionario mattone – prodotto dall’azienda di Lecco Equilibrium – è costituito da un composto biologico a base di canapa e calce, ottenuto dalla combinazione della parte legnosa dello stelo di canapa con un legante a base di calce. Una volta indurito, il composto diventa rigido e leggero allo stesso tempo e può quindi essere utilizzato sia nella costruzione di nuovi edifici sia nella ristrutturazioni di stabili già esistenti. Oltre a garantire un ambiente salutare, un ottimo isolamento termo-acustico, la permeabilità al vapore e un alto confort abitativo, il biomattone garantisce un impatto ambientale ridotto – in particolare riesce a ridurre le emissioni di C02 durante la produzione – e la capacità di catturare le emissioni inquinanti dall’atmosfera.
La notizia di questo nuovo eco-mattone è già arrivata al Parlamento europeo, dove l’eurodeputato, Oreste Rossi della Lega Nord, ha presentato una interrogazione con la quale chiede alla Commissione di favorire la produzione, la diffusione e la commercializzazione del composto ecologico a base di calce e legno di canapa.
Con il nostro prodotto vogliamo veicolare non solo un materiale ecocompatibile e a emissioni zero, ma un modo nuovo di concepire l’edilizia – ha commentato ha dichiarato il General Manager di Equilibrium, Paolo Ronchetti. – Se anche la politica si sta accorgendo di quanto è importante risparmiare energia e vivere in un ambiente più salubre e confortevole, allora vuol dire che qualcosa sta veramente cambiando. La nostra realtà è guidata da giovani professionisti, che hanno condotto ricerca e sviluppo all’estero sui nuovi materiali a ridotto impatto ambientale e sulle più innovative tecniche costruttive per ridurre al minimo la quantità di energia consumata sia nella produzione dei materiali che lungo il ciclo di vita degli edifici – ha continuato Ronchetti – Abbiamo deciso di tornare in Italia ed investire in questa impresa perché amiamo il nostro Paese e vogliamo contribuire a migliorarlo attraverso il nostro lavoro. La sfida che Equilibrium si appresta a lanciare è semplice: dimostrare che si può fare business, sviluppare indotto e realizzare edifici ad emissioni zero confortevoli da abitare, anche in un momento di crisi.

Fonte: GreenMe