Casino Stracca ad Alezio (LE). Consolidamento e adattamento degli edifici

Casino Stracca ad Alezio (LE). Consolidamento e adattamento degli edifici

Relatore: Prof. Arch. Silvio Van Riel
Correlatore/i: Arch. Ridolfi Alberto, Dott. M. Paolo Semprini
Laureando/i: Luigi Caggiula
Anno accademico: 2001/2002

Abstract

Ingresso

Premessa

Il manufatto è sito nel comune di Alezio, contrada “Capani”, delimitata dagli assi di collegamento delle strade comunali tra Alezio-Tuglie e Alezio- Parabita (Lecce).
Il manufatto si presenta con un monumentale portone d’ingresso al quale si può accedere dalla via “de li picciotti”, vecchia strada che portava da Alezio a Tuglie.
La monumentalità del portone d’ingresso, gli elementi superstiti del giardino all’italiana, i raffinati motivi decorativi della cappella di San Rocco e la spaziosità dei vani che costituiscono il “casino”, ne evidenziano, pur nell’attuale stato di degrado e di abbandono, l’importanza di questa signorile residenza provvisoria campestre.

Ubicazione e storia del manufatto:

Il diffondersi del “casino di campagna” è la conferma di una nuova mentalità, scaturita dal fatto che “la nuova borghesia agraria”, era cosciente che l’agricoltura costituiva sempre la spina dorsale dell’economia. Ma al di là degli interessi economici, resta il fatto che a partire dalla seconda metà del ‘700 si comincia ad avvertire l’esigenza di evadere dalla città per un piacevole e salutare “ritiro in campagna”. I tumulti causati dalla scarsità dei prodotti alimentari, il diffondersi delle epidemie, soprattutto in seguito ad abbondanti piogge che allagavano molte zone della periferia di Lecce, incoraggiavano maggiormente l’esodo verso la campagna. La città risultava stretta anche per famiglie nobili e la piccola borghesia. Vista questa nuova mentalità, le strade erano molto importanti, in quanto dovevano collegare le città con l’immediata campagna. Infatti verso la metà dell’800, con la dominazione napoleonica e precisamente sotto il regno di Nurè (re di Napoli), oltre alla sistemazione di vecchie strade ne furono realizzate altre secondo uno schema francese. Via Monte D’Elia era una strada che portava, attraverso un sottopassaggio alla chiesa della Lizza. Altra strada di collegamento che partiva dal Mediterraneo attraversando Capani, la vecchia “Bavota” distrutta e ricostruita con il nome di Parabita, Gallipoli, fino ad arrivare ad Otranto. Una delle vie si suppone sia la vecchia strada Traiana fatta costruire dall’imperatore Traiano, come proseguimento della via Appia. La strada Traiana, che dista circa 10 Km dal mare, parte da Brindisi per terminare ad Ugento, passando attraverso Alezio, paesi questi di origine messapica. Percorrendo il percorso della via Traiana, si incontra il convento Storace e la vicina diramazione della strada che porta al “casino Stracca “. Il casino sorge a poca distanza dall’abitato di Alezio e si può raggiungere anche tramite una strada campestre che si allaccia alla Alezio-Tuglie. E’riportata sugli atti del Catasto Onciario del 1745, conservato presso l’Archivio di Stato di Lecce, la dichiarazione d’acquisto, nel 1743, di Pasquale Doxi-Stracca dal quondam Fausto Ferilli “un giardino di alberi comuni, con due tomoate e mezza di terre seminatorie, loggia, pareti e pila di lavare”. A “casino Stracca”, nel 1848, fu catturato Epaminonda Valentini, cognato di Stanislao e Antonietta de Pace, tutti facenti parte della Carboneria gallipolitana e attivamente impegnati nella lotta contro le autorità borboniche.

L’intervento

L’ipotesi di progetto verte sul recupero della fabbrica da adibire a centro di ricerca. Nasce da una esigenza  e da un interesse da parte dell’Università Veterinaria di Bari, nell’avere a disposizione una struttura adeguata, con relativi spazi liberi, su cui realizzare una sede distaccata dell’università come centro di ricerca sull’incremento e recupero di una razza equina  ormai in via di estinzione, il cavallo Salernitano. L’interesse sul cavallo Salernitano è giustificato dalle capacità di questa razza, viste le prestazioni sportive che lo hanno portato a campione nazionale di salto. Tra le tecniche che più necessitano di spazi quanto più ampi possibile, la più idonea per la ricerca è quella dell’embrio-transfer: tecnica di riproduzione assistita.

Linee guida del progetto

L’impianto strutturale originale del casino “Stracca” rimane invariato. Sono state  le successive realizzazioni di collegamenti verticali, quali ascensore e servoscala, a garantire gli spostamenti verticali per i portatori di handicap. Il collegamento tra  il piano terra e il piano primo è garantito dall’impianto dell’ascensore, con riferimento ai testi della normativa italiana vigente, per l’abbattimento delle barriere architettoniche; il collegamento tra piano primo, dal punto ristoro e piano direzionale, è garantito dalla realizzazione di un impianto di servoscala, anch’esso con riferimento alla normativa italiana vigente. Dopo un’attenta analisi statica fatta sulle strutture portanti, quali volte e muratura, ed il successivo consolidamento e ricostruzione parziale del lato Est del manufatto, si è giunti ad una distribuzione interna idonea ad un centro di ricerca. Il manufatto è composto da due piani fuori terra. Al piano terra, il progetto prevede locali attrezzati alla ricerca, locali per attrezzature sanitarie quali sterilizzatrici, celle frigorifere, apparecchiature per le radiografie, travagli. Nel lato Est è prevista una piccola biblioteca attrezzata con computer ed i collegamenti ad internet. La destinazione della cappella è quella di sala convegni. Le stalle verranno riutilizzate per il  ricovero delle fattrici durante il periodo di gestazione, che dura undici mesi, e sono organizzate per dare una facilità di accesso al personale di ricerca. Delle tre stalle se ne prevedono due per le fattrici e puledri sotto controllo e la terza, quella situata nella parte Sud, adibita a sala parto, controllata da videocamere a circuito chiuso. I servizi igienici realizzati rispettano la normativa italiana vigente anche per i portatori di handicap. Al piano superiore, previo collegamenti verticali con scala esistente e ascensore, vi trovano spazio la presidenza e gli uffici amministrativi. Un punto ristoro assicura al personale di ricerca un servizio giornaliero. Il terreno circostante che si sviluppa per circa 21 ettari viene organizzato a percorsi liberi, recinzioni e tondini per il mantenimento fisico del cavallo; facendo attenzione alla distinzione di quelli per gli stalloni da quelle delle cavalle con puledri. Per il mantenimento dei cavalli vengono attrezzate delle sellerie e un deposito per macchine operatrici e attrezzature manuali.

Il consolidamento

Dal punto di vista tecnologico e strutturale si è seguita la linea del recupero dei materiali esistenti, sia per quanto riguarda il paramento murario che le volte. Come prima analisi, fatte le dovute osservazioni sui saggi eseguiti sulle fondazioni e sull’intera fabbrica, si è potuto verificare che il manufatto è soggetto ad infiltrazioni di umidità sia di risalita, che per discesa. L’intervento per questo tipo di degrado prevede la  realizzazioni di solai-camera con gattaiolato, per garantire una migliore areazione alla pavimentazione interna. All’esterno, la realizzazione di scannafossi faciliteranno l’espulsione dell’acqua piovana verso i tondini di raccolta. Per il consolidamento delle volte, fatte le dovute verifiche grafiche, seguendo il metodo del Colaianni, per le volte a spigolo, e il metodo del Mery, per la volta a botte. Olte alla modifica dei carichi spingenti si è proceduto anche all’inserimento di catene-tiranti. Nella parte Est della fabbrica, vista la mancanza totale della copertura a volta, è prevista una ricostruzione totale degli ambienti coperti da volte a spigolo, usando le tecniche tradizionali locali. Gli elementi mancanti, con la tecnica del cuci e scuci, vengono sostituiti con dei conci con le stesse caratteristiche del paramento murario, carparo di Gallipoli. E’ stata effettuata la verifica sismica al progetto ultimato, usando come grado di sismicità  S=6,  3°categoria, con riferimento al D.M. del 20 novembre  1987. L’intero intervento dovrà garantire un elevato grado di sicurezza e di qualità ambientale per gli utenti. Obiettivi raggiungibili sia mediante una accurata scelta dei materiali e dei componenti, sia mediante un’attenta esecuzione.

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